CHIEDIAMO di abrogare l'esimente che aveva previsto il legislatore del 2004 (L. 189 sui maltrattamenti e uccisioni) il quale favoriva le attività di allevamento e macellazione (ma all'epoca della norma non si avevano tutte le conoscenze che si hanno oggi e non esistevano né carni vegetali né carni coltivate, pertanto poteva forse apparire inevitabile l'esimente che escludeva queste attività umane dall'ambito di applicazione della normativa sui maltrattamenti e uccisioni di animali).
SPIEGAZIONE DEL QUESITO REFERENDARIO:
"Volete Voi che sia abrogata la legge 20 luglio 2004, n. 189 "Norme per la protezione della fauna selvatica e per...". "Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate", limitatamente a :
ART. 3 "Modifica alle disposizioni di coordinamento e transitorie del codice penale", comma 1, limitatamente alle parole "di allevamento, di trasporto, di macellazione degli animali" e limitatamente alle parole "nonché dalle altre leggi speciali in materia di animali"?
LA RISPOSTA DA DARE E' SI
In pratica il legislatore del 2004, con le limitate conoscenze dell'epoca (no carni vegetali e no carni coltivate) aveva previsto l'esimente dello STATO DI NECESSITA' per le uccisioni degli animali nei macelli. ATTENZIONE: OGGI NON PUO' PIU' DIRSI VALIDO QUESTO ESIMENTE DELLO STATO DI NECESSITA'. SIAMO GIA' TROPPO AVANTI CON LA CONOSCENZA (carni vegetali, carni coltivate, etc.), CON LA SENSIBILITA', PERTANTO E' GIUSTO CHE VENGA RIVISTO QUESTO ESIMENTE E AMPLIATO DI CONSEGUENZA L'AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA L. 189/2004, FACENDO RIENTRARE ANCHE ALLEVAMENTI E MACELLI TRA LE ATTIVITA' UMANE PASSIBILI DI ESSERE PUNITE PER I REATI DI MALTRATTAMENTO E UCCISIONE DI ANIMALI.
-Ecco, è tutto qui: https://drive.google.com/drive/folders/1i0JJchlXmwU8WIg2ebwmes_kj4XzFtMj?usp=sharing
